Genova, “la Superba”
Il responsabile di questo aggettivo è Francesco Petrarca. In una relazione di viaggio del 1358, infatti, il poeta descriveva - in latino - Genova come segue: "Vedrai una città regale, addossata a una collina alpestre, superba per uomini e per mura, il cui solo aspetto la indica signora del mare".
Nella parte storica di Genova gioca un ruolo determinante l’area del Porto Antico, per secoli il cuore della città e oggi in questo spazio - reso alla città nel 1992 dalla sapiente regia di Renzo Piano -, convivono storia, tecnologia e cultura. E sempre a Renzo Piano si deve l’ascensore panoramico detto “il Bigo”, simbolo architettonico del Porto Antico, originariamente una gru montata sulle navi da carico. Dall’alto del Bigo lo sguardo può catturare tutto il waterfront nel quale si trova l’Acquario di Genova, il più grande acquario italiano e il primo in Europa per varietà di specie ospitate. Ancora suggestioni salmastre con il polo museale del mare, una rete di diverse sedi espositive che impone Genova fra le mete più saldamente orientate alla cultura marittima. Testimonial illustre è il celeberrimo Salone Nautico, in calendario annualmente nel mese di ottobre presso la Fiera di Genova, inaugurata mezzo secolo fa proprio con questa manifestazione. Fra gli ulteriori simboli cittadini spicca Palazzo Ducale: la sua costruzione fu avviata nel 1298 quando Genova iniziò ad affermare la propria potenza economica in tutto il Mediterraneo e nel nuovo edificio venne inglobato anche l’attiguo Palazzo Fieschi, acquistato dalla Repubblica nel 1294. Parte della costruzione medievale è ancora visibile e a essa appartiene anche la “Torre del Popolo”, detta “la Grimaldina”.
Una destinazione, Genova, nella quale la cultura diventa il filo conduttore di percorsi che non possono prescindere anche dai Musei di Strada Nuova - tutelati dall’Unesco –, da una ventina di musei civici e, fra le icone ecclesiastiche, dalla cattedrale romanico-gotica di San Lorenzo, sede del Museo del Tesoro, forziere di soggetti sacri fra i quali il Sacro Catino. Dal sacro al profano il passo è breve e conduce a palazzo San Giorgio, sede della prima banca d’Europa, famoso per il suo grandioso affresco di San Giorgio a cavallo che uccide una creatura mitico-leggendaria. È lunga, la lista dei plus di Genova, tutta da scoprire e riscoprire più volte, soprattutto nelle aree meno conosciute del centro storico, elisir di cultura mediterranea incentrata sul mare, sull’aroma intenso delle spezie, su differenze e similitudini, con ombre e luci inaspettate come quelle dell’antico ghetto ebraico, il tutto in uno zigzagare di caruggi fra voci che parlano, oggi come ieri, lingue diverse eppure in qualche modo uguali.
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