Costiera amalfitana, la grande bellezza
Un’ininterrotta bastionata rocciosa che cade a picco sul mare, ripidi pendii e uliveti frammisti ad agrumeti e vigneti. Questo e molto altro ancora è la costiera amalfitana, la famosa strada statale 163 detta “l’Amalfitana”, che collega tutti i paesi costieri – appunto – di questo paradiso della Campania: cinquanta chilometri di curve a gomito a picco sul mare, intervallate da località arrampicate sulla roccia. Iniziamo da Amalfi, la più antica Repubblica marinara italiana con una coreografica scalinata che ascende al Duomo. Amalfi è un pizzo bianco di case che digradano verso il Mediterraneo, un unicum di ville, giardini, resti di torri, palazzi. Da vedere sono il suo Duomo, il chiostro del Paradiso e l’ex convento dei Cappuccini, mentre in mare sono imperdibili la grotta dello Smeraldo, così chiamata grazie alla sua spettacolare colorazione dovuta alla luce che penetra e che viene filtrata dall’acqua marina.
Altra gemma della costiera amalfitana è Ravello, cui arrivare con lo sguardo catturato dal mare azzurro e argenteo, mentre nell’aria pare quasi di sentire le note del Parsifal. Sì, perché fu Richard Wagner a scoprire il parco – il giardino di Klingsor - di Villa Rufolo a Ravello, eleggendolo a degna scenografia per la sua opera. Tutta Ravello è un continuo contrasto tra rusticità delle sue vie e delicatezza delle sue opere d’arte, tra le malinconiche rovine dei suoi palazzi in stile arabo e l’incanto dei suoi profumatissimi giardini. Oltre a Villa Rufolo e i suoi giardini – fra i più coreografici in Italia – è da visitare il duomo, fondato nel 1086 dal primo vescovo di Ravello, Orso Papirio, e rifatto nelle forme attuali nel XII secolo. Altra splendida dimora è villa Cimbrone, che comprende un edificio con due torri, un cortile costruito con frammenti antichi e una cripta aperta rassomigliante a un loggiato sul mare. Fiancheggiato da statue ornamentali si apre il belvedere Cimbrone, il punto più sporgente dello sperone su cui sorge Ravello e che offre un panorama senza uguali. La vista spazia da Atrani al golfo di Salerno, dalla piana di Paestum fino a Punta Licosa.
Unici nella loro bellezza sono altri piccoli e imperdibili gioielli della costiera amalfitana: Vietri sul Mare, Maiori, Minori e Atrani, più tranquilli e raccolti rispetto a centri di maggiore fama ma ugualmente affascinanti. Vietri sul Mare è famosa per l’artigianato della ceramica e vale la pena recarsi nella vicinissima Raito, sul piazzale della chiesa di S. Maria delle Grazie, dal quale si gode si un panorama mozzafiato. Maiori è celebre per le sue estese spiagge, vera rarità fra le ripide scogliere e le piccole spiaggettine appartate della costiera. Dimora prediletta in passato dei patrizi romani è Minori – ne è testimone la villa Romana, ascrivibile ai tempi dell’imperatore Augusto -, località cinta dal verde intenso delle colline. Atrani, stretta tra due pareti di roccia, palesa le sue case assiepate intorno al caratteristico campanile della Collegiata - che sorge sopra una rupe protesa sul mare - e dalla sua spiaggia la sera partono le lampare che di notte costellano il mare di mille luci, come in una danza di lucciole. Web content manager
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Luciana Francesca Rebonato
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