Castelli Romani

 

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Castelli Romani, roccaforti d’arte e natura


Un’antologia di arte e di storia alle porte di Roma. Sono i Castelli Romani, disseminati nell’area sud orientale della capitale, nel saliscendi paesaggistico delle Colline Romane. Poco più di una decina di località, un mosaico di borghi eletti a luoghi di villeggiatura per l’eccellenza del clima sin dall’imperatore Domiziano, meta irrinunciabile da secoli di artisti, alti prelati – Castel Gandolfo è la residenza estiva del Papa - e viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo.



Uno spaccato di storia in cui trovare le Ville Tuscolane, avvolte nello splendore dei loro giardini: un raffinato brano di arte rinascimentale e barocca da conoscere, il tutto incastonato in uno scenario naturale – c’è persino il Parco Regionale dei Castelli – caratterizzato dall’alternanza di boschi a filari di vigneti. Ed è proprio al centro di una delle più rinomate aree vinicole della regione che spicca Frascati con la celebre villa Aldobrandini, mirabile sintesi delle linee architettoniche tardo-rinascimentali di dimora gentilizia, con il parco ricco di statue e di fontane dai continui giochi d’acqua. Iniziata alla fine del Cinquecento per il cardinale Pietro Aldobrandini sorge a breve distanza da Villa Torlonia di cui si può ammirare il parco con il Teatro delle Acque, opera del Maderno. Porte aperte anche per Villa Lancellotti – l’unica a non avere origini cardinalizie o gentilizie – e Villa Falconieri, la più antica di Frascati. Poco distante si trova Grottaferrata, dominata dall’abbazia di S.Nilo, fondata nel Mille e racchiusa in una fortificazione del XV secolo. Nell’Europa medievale Grottaferrata era famosa per lo “Scriptorium”, un laboratorio di amanuensi, che ha lasciato in eredità alla biblioteca dell’abbazia codici preziosi fra i quali il “Cademosto”, la più antica raccolta di viaggi della storia. In una continuità di paesaggio si giunge a Marino, sul fianco settentrionale esterno del cratere oggi occupato dal lago Albano.

La secentesca fontana dei Mori da vanto artistico diventa attrattiva enogastronomica quando il pregiato vino vi sgorga al posto dell’acqua. Sul versante occidentale del lago si distende invece Castel Gandolfo, borgo di impianto tardo-medievale racchiuso da mura e con splendidi affacci sulle acque: dal XVI è residenza estiva dei Pontefici. Pentagramma archeologico ad Albano Laziale, con testimonianze degli accampamenti militari dell’imperatore Settimio Severo fra i quali il Cisternone, immenso serbatoio sotterraneo scavato direttamente nella roccia. Proseguendo per i vigneti, invece, si giunge a Genzano di Roma e al suo castello eretto nel 1235, oggi trasformato in palazzo Sforza-Cesarini. In occasione del Corpus Domini la località ospita annualmente – da oltre due secoli - e in giugno l’Infiorata: per questa manifestazione migliaia di petali di fiori rivestono la via principale e vengono utilizzati per “dipingere” immagini, perlopiù sacre. Ancora più a sud si arriva a Lanuvio, dove sono visibili i resti del santuario di Gianone Lanuvina. Da vedere anche la collegiata di S. Maria Maggiore – duecentesca, ma ricostruita nel Seicento -, dal curioso campanile con cuspide a punta. Vicina è Ariccia, prediletta dai letterati di tutte le epoche. Il suo centro storico è dominato dalla cupola della chiesa barocca di Santa Maria dell’Assunzione – a pianta rotonda e portata a termine dal Bernini – e dal monumentale palazzo Chigi, circondato da quello che resta di un fittissimo bosco di frassini secolari che Stendhal definì in un suo passo “La più bella selva al mondo”.

Quasi in asse con Ariccia è Nemi, incastonata nel verde e sulle sponde del lago dove sorgono le rovine di un tempio dedicato a Diana, dea della caccia. Da visitare è il Museo delle Navi Romane, che conserva i modelli di due navi di Caligola. Di sicuro impatto scenografico è Rocca di Papa, con le sue case aggrappate al ripido pendio del monte Calvo e il minuscolo borgo stretto intorno alle rovine della rocca mentre Rocca Priora detiene il primato per altitudine, 768 metri sul livello del mare: un belvedere naturale con itinerari che consentono di ammirare la cinta craterica esterna mentre il centro del paese è dominato da palazzo Savelli e dalle sue torri merlate, simbolo della località.



L’abitato di Montecòmpatri, disposto intorno a un colle conico, fu rocca degli Annibaldi ma oggi resta solo una torre mentre a Monte Porzio Catone tappe imperdibili sono villa Mondragone e Villa Parisi. Il più piccolo dei comuni dei Castelli Romani è Colonna, località raccolta ma ricca di storia nonché patria dell’antica, omonima famiglia gentilizia romana mentre a Velletri spetta il compito di chiudere l’itinerario dopo aver rivelato il palazzo comunale, il Museo Archeologico e quello Diocesano e la trecentesca torre del Trivio.


Luciana Francesca Rebonato

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