Palio italiano: non solo Siena!
Rievocazioni del mondo medievale riassunte in un’unica parola, “palio”, parola-chiave che consente di accedere a manifestazioni di costume intense. La loro scenografia è imponente e nell’aria vibra la tensione emotiva che tanto caratterizza queste disfide a cielo aperto. Sono numerosi, i palii italiani, alcuni così sentiti da condurre, a chi vi assiste, a un crescendo di adrenalina ed emozioni intrecciati a storia e leggenda, potere laico ed ecclesiastico, sobrietà medievale e sfarzo rinascimentale, armi e fiori, drappi e croci.
Passiamo ora alla medaglia d’argento dei palii italiani, che è contesa da Asti e Ferrara. Asti, nel Medioevo soprannominata “La città dalle cento torri”, vede il suo primo palio nel 1275. La grandezza e l’orgoglio del “libero comune” vengono rievocati annualmente la terza domenica di settembre e constano di diverse tappe: il giuramento dei Rettori, l’offerta e la stima del palio e, il giovedì prima della gara, la sfilata con gli sbandieratori. La domenica mattina si svolge il solenne corteo storico con ottocento personaggi in costume vestiti dei colori dei rioni mentre nel pomeriggio ecco che ventun concorrenti cavalcano senza sella: nella finale si affrontano nove cavalieri che compiono tre giri per un totale di 1.300 metri. Anche ad Asti può vincere un cavallo senza cavaliere.
Il palio di Ferrara è una delle più grandi e articolate rivisitazioni storiche regionali e dal 1471 si svolge a maggio in onore del duca Borso d’Este, per festeggiarne l’investitura. Le gare sono state “ripristinate” nel 1968 e i cosiddetti palii “moderni” da vincere per altrettante categorie sono quattro, la manifestazione si svolge in tre fasi e il terzo sabato del mese di maggio in tarda serata sfila per il centro storico un corteo storico composto da oltre mille personaggi in costumi rinascimentali, ispirati agli affreschi di Francesco del Cossa a Palazzo Schifanoia. Le gare si tengono l’ultima domenica di maggio e possono parteciparvi solo i residenti che cavalcano a pelo e seguono regole analoghe al palio di Siena, con un’eccezione: i giri di pista sono quattro e non tre.
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