LE PARTICELLE CI E VI
- In alcune circostanze le particelle ci e vi indicano il pronome personale complemento (forma atona) di prima persona plurale (ci = noi/a noi) e seconda persona plurale (vi = voi/a voi).
Ad esempio: Ci piace il tuo vestito. → A noi piace il tuo vestito.
Ci ha seguiti. → Ha seguito noi.
Vi racconto tutto dopo. → A voi racconto tutto dopo.
Vi amo e vi bacio. → Amo voi e bacio voi.
- In altre circostanze, però, indicano un luogo, un posto. Quando ci e vi indicano un luogo o un posto e rispondono alla domanda dove? sono avverbi di luogo.
Ad esempio: Vai spesso in piscina? Sì, ci vado ogni lunedì. (Vado dove? In piscina)
Ci indica il posto in cui il soggetto va ogni lunedì: la piscina.
Abitano molte persone in quel paese? Sì, vi abitano in molti.
Vi indica dove abitano in molti: vi = in quel paese.
- Ci e vi possono anche sostituire un pronome dimostrativo (a questo/a quello, su questo/su quello, di questo/di quello, da questo/da quello).
Ad esempio: Ci penseremo con calma → Penseremo a questo con calma.
Questo concorso è molto importante: vi partecipano artisti internazionali → A questo concorso partecipano artisti internazionali.
LA PARTICELLA NE
- Ne può svolgere la funzione di un avverbio di luogo.
Ad esempio: Eravamo allo stadio ma ce ne siamo andate.
Ne = da lì, dallo stadio.
- Ne è un pronome complemento indiretto invariabile di terza persona singolare o terza persona plurale.
Ne può significare: di lui
di lei
di loro
di questa o di quella cosa
di ciò
Ad esempio:
Vuoi ancora un po’ di pasta? No, non ne voglio più
ne = di pasta
I genitori pensavano al figlio in Australia: ne parlavano spesso.
ne = di lui, del figlio
Basta con tutta questa politica! Non ne posso più!
ne = di questa cosa, della politica
I nostri amici sono partiti da poco, non ne abbiamo ancora notizie.
ne = di loro, degli amici
- A ne si possono associare alcuni pronomi personali nella loro forma atona, modificandosi.
Questi pronomi sono mi ( = me, a me), ti ( = te, a te), si ( = sé, a sé), ci ( = noi, a noi) e vi ( = voi, a voi).
Quando si associano a ne, questi pronomi cambiano la vocale finale, che da i diventa e: si trasformano quindi in:
• me ne: Non me ne importa nulla. → A me non importa nulla di questa cosa.
• te ne: Te ne occupi tu? → Ti occupi tu di questa cosa?
• se ne: Se ne pentirà. → Lui si pentirà di questa cosa.
• ce ne: Forse ce ne preoccupiamo troppo → Forse ci preoccupiamo troppo di questa cosa.
• ve ne: Forza con questi costumi! Ve ne mancano ancora tre. → Vi mancano ancora tre costumi.
- Anche il pronome gli si può essociare a ne: si trasforma in gliene, scritto tutto unito. Il pronome femminili singolare le viene assorbito da questa forma maschile.
Gliene significa quindi :
• a lui di ciò: Non gliene parlare!
• a lei di ciò: Non gliene dare più, ne ha già mangiate troppe !
• a loro di ciò: Non gliene piace nemmeno uno.
• di quella cosa / di questa cosa: Gliene ho lasciato un pezzetto da assaggiare.
I PRONOMI COMBINATI
Mi, ti, si, ci e vi, come abbiamo visto, se sono seguiti dal pronome ne, si trasformano in me, te, se, ce, ve.
La stessa trasformazione avviene anche quando questi pronomi sono seguiti da lo, la, li, le.
+ lo |
+ la |
+ li |
+ le |
|
mi |
me lo |
me la |
me li |
me le |
ti |
te lo |
te la |
te li |
te le |
gli / le |
glielo |
gliela |
glieli |
gliele |
si |
se lo |
se la |
se li |
se le |
ci |
ce lo |
ce la |
ce li |
ce le |
vi |
ve lo |
ve la |
ve li |
ve le |
si |
se lo |
se la |
se li |
se le |
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