L’aggettivo ipotetico deriva da ipotesi. L’ipotesi è qualcosa che forse, in determinate circostanze, può succedere.
Il periodo ipotetico è formato da una proposizione principale e da una proposizione ad essa subordinata. La congiunzione se unisce le due frasi.
La frase principale è chiamata apodosi; la frase subordinata, introdotta da se, è detta protasi.
Esistono tre tipi di periodo ipotetico: l’ipotesi espressa può essere reale, possibile o irreale.
In base tipo di ipotesi espressa, cambiano i modi e i tempi verbali utilizzati.
- Periodo ipotetico della realtà
Indica un’ipotesi vera, un qualcosa che accadrà con ogni probabilità.
Protasi (subordinata) |
Apodosi (principale) |
se + indicativo →
Se corri |
indicativo apro l’ombrello. raggiungerai Luca. |
- Periodo ipotetico della possibilità
Indica una possibilità: forse, la situazione in questione potrebbe accadere.
Protasi (subordinata) |
Apodosi (principale) |
se + congiuntivo imperfetto →
Se dovesse piovere Se corressi |
condizionale presente
aprirei l’ombrello. raggiungeresti Luca. |
- Periodo ipotetico dell’irrealtà
Indica un’ipotesi irreale o un’ipotesi non più realizzabile.
Protasi (subordinata) |
Apodosi (principale) |
se + congiuntivo imperfetto → oppure se + congiuntivo trapassato →
Se avessi le ali Se avessi corso |
condizionale presente
condizionale passato
volerei. (ipotesi irreale) avresti raggiunto Luca. (ipotesi non più realizzabile) |
Importante: la congiunzione se regge sempre e solo l’indicativo e il congiuntivo, mai il condizionale.
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