ITALIA DELLA PASTA

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Pasta, regina a tavola

La pasta: una tipicità tutta italiana esportata nel mondo, un vanto nazionale oggetto persino di componimenti letterari a partire dal Cinquecento, periodo nel quale i “maccheroni” diedero il nome alla poesia maccheronica! Un vero e proprio stile dovuto al mantovano Teofilo Folengo (1491-1544), autore delle “Maccheronee”.



 La prima testimonianza scritta relativa alla produzione di pasta essiccata, però, affonda le radici nel 1154, ed è tratta dal “Libro per chi si diletta a girare il mondo”, scritta dal geografo Al Idrisi per Ruggero II di Sicilia. E se si vuole percorre a ritroso i millenni si scopre che – addirittura! - le lasagne si diffusero nel corso dei secoli in tutto il territorio dell’Impero Romano. Ma attenzione. C’è pasta e pasta. In passato, la pasta con la semola di grano duro - che veniva comunemente preparata nel sud Italia - era raramente reperibile nelle regioni del centro-nord a causa del clima più freddo e umido, favorevole, invece, alla coltivazione del grano tenero. Ancora oggi, passando dal sud al nord della Penisola, la cultura della pasta si caratterizza progressivamente per la maggior presenza di grano tenero e, dall’Emilia-Romagna in su, diventa protagonista la sfoglia preparata impastando la farina con l’uovo. Fresca, secca o all’uovo la pasta è il primo piatto per eccellenza italiano e nell’esuberante gamma di tipologie risulta protagonista la pasta secca - che costituisce quasi l’80% del consumo totale – prodotta con semola di grano duro. Se l’appetito viene mangiando… allora non resta che consigliare di provare le icone della tavola italiana, un trionfo di spaghetti, fusilli, maccheroni, pennette, orecchiette, farfalle, rigatoni, fettuccine, pappardelle, agnolotti, tortelli, tortellini, ravioli e… l’elenco è molto, molto lungo. Ogni regione – e persino ogni città –, infatti,  è caratterizzata, nella geografia della pasta, da una miriade di piatti della tradizione con ricette che spesso affondano le radici nel passato e che oggi vengono rivisitate con maestria e fantasia. Una caratteristica, quest’ultima, che in Italia abbonda.




 
Lo sapevate che…
Il termine “spaghetti” è stato registrato per la prima volta nel 1819
dal “Dizionario della lingua italiana” di Niccolò Tommaseo e Bernardo Bellini, che alla voce “spago” riporta anche la locuzione “minestra di spaghetti”: paste della grossezza di un piccolo spago, ma lunghe!



Luciana Francesca Rebonato

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