Padova e dintorni

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Padova, cultura nella natura

Una regione d’arte, il Veneto, frammista a natura e cultura: un patrimonio inestimabile che vede in Venezia e Verona le sue icone. Ma Veneto non è “solo” Venezia e Verona o il Lago di Garda, sui quali sono sempre accesi i riflettori, vi sono altre straordinarie destinazioni che meritano di essere scoperte, visitate e apprezzate lentamente. Padova, per esempio: la sua vocazione è proporsi al meglio, in veste di crocevia della cultura. E ci riesce benissimo, forte delle sue tradizioni e di monumenti o istituzioni celebri, prima fra tutti la duecentesca Università - nella quale Galileo Galilei insegnò a cavallo del Seicento -, la Cappella degli Scrovegni – che custodisce l’opera più completa e meglio conservata di Giotto -, la basilica di S. Antonio, meta annuale di migliaia di pellegrini da tutto il mondo e l’Orto Botanico, cinquecentesco, il più antico al mondo, cui far seguire una visita al Giardino della Biodiversità e, magari, anche al Parco Treves De’ Bonfili.



E che dire di Prato della Valle? E’ la piazza più scenografica di Padova, fra le più grandi in Italia e persino d’Europa, con i suoi oltre 88.000 metri quadrati di superficie e suggestioni. Segni indelebili di uno straordinario fervore culturale ed economico di questa antica sede vescovile il cui centro storico è dominato dal Palazzo della Ragione - del 1218 - e il tessuto urbano è illanguidito dal Bacchiglione, collegato alla Riviera del Brenta e alle sue spettacolari dimore storiche. Ingegneria idraulica ed emozioni garantite da vivere a bordo di comode imbarcazioni lungo i percorsi d’acqua che vedono protagoniste la cortina di mura cinquecentesche – una decina di chilometri -, la Conca Idraulica delle Contarine e il Porto del Portello. Il territorio padovano possiede un patrimonio artistico vastissimo, dai Colli Euganei - rinomati per i pregiati vini che qui vengono prodotti - alle terme, dai monasteri edificati dagli ordini monastici alle città murate quali Monselice, Este, Montagnana e Cittadella. Circondata dai Colli Euganei è Abano Terme, nel comprensorio delle Terme Euganee, dalle origini antichissime con fonti di acqua calda che riaffiorano tuttora vigorose dal terreno. Dal culto preistorico di Aponus alla fama odierna, Abano Terme esercita da secoli sui cultori delle acque un richiamo irresistibile. Un richiamo che ha sedotto nel corso del tempo Francesco Petrarca, Ugo Foscolo, George Byron e Percy Shelley.



Tutto il Parco regionale dei Colli Euganei, con la sua natura morbida e verdeggiante, ha da sempre calamitato scrittoi e poeti di grande fama. Anche la storia, però, riveste un ruolo fondamentale, testimoniata da eremi e castelli, borghi antichi e abbazie. Quasi un tutt’uno con Abano Terme è Montegrotto Terme, dalle famose acque termali, così come Arquà Petrarca, uno dei luoghi più gettonati nel Trecento per il benessere psicofisico che già allora promuoveva proseliti. Il nome originale, Arquà, venne modificato nel 1868 in Arquà Petrarca, in omaggio al Poeta che scelse la località come dimora negli ultimi anni della sua vita. Il borgo medievale gravita intorno alla centrale piazza Roma, dove si affacciano alcuni sontuosi palazzi quattrocenteschi e la chiesa di Santa Maria, nel cui sagrato sorge un’arca di marmo rosso di Verona, eretta nel 1370 per contenere le spoglie di Francesco Petrarca.



Luciana Francesca Rebonato

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