Natale

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Natale, luce mondiale 

Il Natale in Italia? La più importante e sentita celebrazione da solennizzare con la famiglia, una “festa” attorno alla quale si affolla una pluralità di ricorrenze e tradizioni che variano spesso da regione a regione. Il Natale porta con sé anche echi “pagani” quando, allo scoccare dell’Avvento, entrano in scena i celebri Mercatini di Natale, originari del nord Europa ma approdati da tempo anche da noi, una girandola di luci, atmosfera, abeti, idee-regalo e oggettistica natalizia: costellano la penisola e vantano alcuni evergreen come quelli del Trentino-Alto Adige.



Dal mese di dicembre al 6 gennaio dell’anno successivo l’Italia è attraversata da un fremito di emozioni che affondano le radici nella cultura cristiana ma non disdegnano da tempo quella pagana. Insieme originano un carosello di festività con eccellenti “esclusive” italiane, a iniziare da Santa Lucia, che apre il ciclo natalizio: nata a Siracusa in Sicilia - ma vive soprattutto in Svezia - è “un’immigrata” di assoluto riguardo visto che ogni anno il 13 dicembre nel nord Europa si parla molto di lei. Ma come è finita questa martire cristiana vissuta – pare – nel terzo secolo a dispensare doni? Mica facile districarsi, tra storia e leggende. Morta brutalmente per essersi consacrata a Dio rinnegando le divinità pagane, secondo la leggenda i suoi aguzzini le strapparono gli occhi prima di ucciderla e non a caso in numerosi dipinti antichi la santa è raffigurata con in mano un piatto che contiene le sue stesse pupille. Forse proprio per “illuminare” il lungo inverno Santa Lucia fa la spola tra l’Italia e i paesi del nord il giorno della sua ricorrenza. In alcune aree italiane come il Veneto e nelle province di Bergamo e di Trento – così come in altre aree montane - la santa porta i doni ai bambini mentre in alcuni luoghi rurali si usa distribuire pane ai poveri. Se Santa Lucia apre le festività natalizie, la Befana le chiude. E’ la vecchina buona, il mitico personaggio tutto italiano che porta i regali – mettendoli nelle calze lasciate vicino alla finestra o appese al camino - ai bambini che si sono comportati “bene” nel corso della notte tra il 5 e il 6 di gennaio: la sua origine si perde nella notte dei tempi e, nella cultura popolare, si fonde con elementi folcloristici e cristiani.



E ora uno sguardo ai Re Magi. La tradizione narra che le loro reliquie furono trasportate nel IV secolo da Costantinopoli a Milano per volontà del vescovo Eustorgio - alla cui morte fu dedicata l’omonima basilica – ma la data non è certa, poiché Milano ebbe due vescovi con lo stesso nome. Sembra assodato che le spoglie fossero a Milano nel 1162 da cui furono trasferite nel 1164 a Colonia – in Germania - da Rinaldo di Dassel, arcicancelliere di Barbarossa. Vi rimasero per secoli fino a quando, nel 1903, Milano riuscì a riottenere una parte di quello che le era stato tolto. Ora, nella basilica di Sant’Eustorgio, vi sono alcuni frammenti ossei dei Re Magi.


Luciana Francesca Rebonato

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