Firenze

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Firenze, nel segno dell’arte

Culla dell’arte italiana e del Rinascimento, madre della lingua e delle genialità nazionali, museo a cielo aperto, capitale della cultura e anche icona della moda.

È Firenze, ambasciatrice dell’arte italiana nel mondo: visitando il capoluogo toscano si ammira la genialità con cui attraverso i secoli sono state accostate le innumerevoli opere, quindi si guarda ai singoli monumenti e una volta focalizzati questi “scrigni” si scopre che a loro volta rappresentano una composita antologia d’arte.



Impossibile compendiarli tutti in un articolo, ma vi sono dei must, a iniziare dalla Galleria degli Uffizi, uno dei musei più famosi del pianeta per le sue straordinarie collezioni di dipinti e di statue antiche. Le sue raccolte di dipinti del Trecento e del Rinascimento contengono alcuni capolavori assoluti dell’arte di tutti i tempi a firma di Giotto, Botticelli, Mantegna, Correggio, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Simone Martini, Piero della Francesca, Beato Angelico, Filippo Lippi e Caravaggio.

Altra icona fiorentina è il trecentesco Palazzo Vecchio, in piazza della Signoria, uno dei palazzi civici più conosciuti insieme alla sua Torre di Arnolfo con merli ghibellini. All’interno del palazzo, nel salone dei Cinquecento, spiccano arazzi cinquecenteschi, dipinti del Vasari e sculture marmoree di Michelangelo. A destra di Palazzo Vecchio e accanto agli Uffizi si trova la storica Loggia della Signoria e simbolo di Firenze è anche il celeberrimo Ponte Vecchio, composto da tre ampi valichi ad arco ribassato, con il passaggio fiancheggiato da due file di botteghe artigiane, ricavate in antichi portici poi chiusi. Al centro del ponte le botteghe si interrompono con due terrazze panoramiche: quella a est è sormontata dal corridoio vasariano, mentre l'altra ospita il monumento con busto di Benvenuto Cellini.
Passiamo alla coreografie ecclesiastiche, a iniziare dalla cattedrale di Santa Maria del Fiore con la cupola ovoidale del Brunelleschi che delinea lo skyline di Firenze. Il Campanile? Progettato da Giotto, ultimato da Andrea Pisano e Francesco Talenti. Il Battistero? Uno degli edifici più antichi di Firenze, con porte di incalcolabile valore di cui una capolavoro di Lorenzo Ghiberti. Un altro virtuosismo della storia dell'arte si trova nella Cappella Brancacci della Chiesa di Santa Maria del Carmine: Masolino e Masaccio, vecchio e giovane, maestro e allievo, hanno affrescato insieme questa cappella per volontà del mercante di sete Felice Brancacci. Fra i volti aristocratici di Firenze si staglia Palazzo Pitti, grandioso edificio in bugnato che custodisce al suo interno musei di diversa natura: la Galleria Palatina - con capolavori di Raffaello, Tiziano e altri outsider -, la Galleria d'Arte Moderna - con le opere dei macchiaioli - il Museo delle porcellane, il Museo delle carrozze, il Museo degli argenti e la Galleria del costume, il maggiore museo italiano dedicato alla moda.



Torniamo ai disegni ecclesiastici con la trecentesca Basilica di Santa Croce: edificata su un progetto di Arnolfo di Cambio, presenta un interno grandioso, è solenne nella sua essenzialità e nella sua Cappella dei Pazzi è conservato il Crocifisso di Cimabue. Fra le più antiche chiese fiorentine spicca San Lorenzo - che fa da sfondo a una piazza dove si tiene un vivace mercato – e il prolungamento della parte absidale di San Lorenzo è la cappella dei Principi, voluta da Ferdinando I de’ Medici. Grandioso è il complesso di Santa Maria Novella, con i suoi straordinari chiostri affrescati e da Santa Maria Novella si giunge rapidamente a Palazzo Strozzi, magnifico saggio di architettura rinascimentale. Da qui si raggiungono Palazzo Rucellai, Palazzo Davanzati e Palazzo Corsini, fra i migliori esempi di barocco fiorentino.

Un gioiello romanico, invece, è la basilica di San Miniato al Monte, con un pavimento a tarsie marmoree e la cappella del Crocifisso disegnata da Michelozzo. E a proposito di disegni e di ingegno, si potrebbe continuare a scrivere di Firenze per ore… Quanto avete letto sinora è solo un fugace “assaggio” del capoluogo toscano. La straordinaria quantità di capolavori è lì, nella città di Dante, che attende, nella sua secolare magnificenza, di essere visitata, ammirata e capita.


Luciana Francesca Rebonato

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